1.3. La semantica dei dati della PA¶
L’obiettivo di migliorare i servizi resi al cittadino mediante il pieno sfruttamento del patrimonio informativo pubblico rende sempre più chiara l’esigenza di “abilitare lo sviluppo di una concreta interoperabilità semantica tra Pubbliche Amministrazioni a livello nazionale e transfrontaliero” (cfr. Linee Guida per l’Interoperabilità Semantica attraverso i Linked Open Data, Commissione di coordinamento SPC - 2012). L’interoperabilità semantica è un collegamento nativo tra i dati attraverso la definizione di un loro significato esplicito, condiviso ed espresso in un linguaggio formale. Solo assicurando l’interoperabilità semantica si rende possibile, nell’ambito di un interscambio di dati, una condivisione immediata delle informazioni e della conoscenza; viceversa, senza interoperabilità semantica, non vi è certezza che tutti i soggetti partecipanti allo scambio informativo concordino sull’attribuire a un determinato dato un unico significato.
Con specifico riferimento ai dati della PA, la semantica assume caratteri peculiari dettati dal fatto che le relative entità concettuali cui i dati si riferiscono (ad es. persona anagraficamente residente, persona fiscalmente residente, reddito, contribuente, imprenditore, società, azienda ecc.) in molti casi devono essere definite con il filtro dell’ordinamento giuridico che le ha create: ad esempio, imprenditore, società e azienda non sono entità del mondo naturale, ma tre distinte entità giuridiche la cui semantica è contenuta nelle relative fonti normative. Del resto, i dati pubblici vengono prodotti dai relativi procedimenti amministrativi regolati dal principio di legalità.
Nell’ambito di una strategia ispirata ai linked open data (LOD), inoltre, la condivisione delle informazioni non solo è immediata, ma anche automatica nella misura in cui il significato non è solo consultabile da persone ma anche elaborabile da software per realizzare applicazioni innovative, anche capaci di scoprire nuova conoscenza grazie alla navigazione dei collegamenti e al ragionamento sul significato attribuito ai dati (automatic reasoning).
In un contesto in cui la Piattaforma Digitale Nazionale dati (PDND) abilita l’interscambio automatico di dati tra le pubbliche amministrazioni, il Catalogo persegue l’interoperabilità semantica dei dati della PA al fine di rendere preventivamente consapevoli i fruitori della PDND circa il significato dei dati erogati con gli e-service.
Nel processo di perseguimento dell’interoperabilità semantica tramite linked open data, si distinguono, dunque, due componenti: la preliminare analisi concettuale dei dati condotta alla luce dell’impianto normativo di riferimento e finalizzata a rendere disponibile la conoscenza e, dall’altra, l’organizzazione (vocabolari controllati) e la rappresentazione (ontologie) della conoscenza così acquisita al fine di renderla machine readable.
Per approfondire la semantica dei dati fare riferimento qui.